Gentile Cliente,
desideriamo informarla che, a decorrere dal 1° gennaio 2026, entrerà in vigore il nuovo obbligo di collegamento tra i terminali POS e i Registratori Telematici (RT), introdotto dalla Legge di Bilancio 2025 con l’obiettivo di rafforzare i controlli sui corrispettivi e sui pagamenti elettronici.
A partire da tale data, lo strumento di pagamento elettronico (POS) dovrà essere tecnicamente collegato al Registratore Telematico utilizzato per la memorizzazione e trasmissione dei corrispettivi giornalieri all’Agenzia delle Entrate.
Il sistema dovrà consentire la trasmissione coordinata e aggregata dei dati relativi:
- ai corrispettivi giornalieri, e
- ai pagamenti elettronici incassati.
Resta esclusa la trasmissione di dati riferiti all’identità del cliente.
L’obiettivo è quello di creare un flusso unico di informazioni tra scontrini fiscali e incassi elettronici, così da permettere all’Amministrazione finanziaria di verificare la coerenza tra vendite e incassi dichiarati.
Sono previste le seguenti sanzioni:
- Mancato collegamento POS–RT:
- Sanzione amministrativa da 1.000 a 4.000 euro per l’assenza o mancata installazione del collegamento tra i due strumenti (art. 11, D.Lgs. 471/1997).
- Mancata o tardiva trasmissione dei dati:
- Sanzione da 100 a 1.000 euro per ciascun trimestre per mancata, incompleta o tardiva comunicazione dei dati relativi ai pagamenti elettronici.
- Sanzioni accessorie:
- Possibile sospensione della licenza o dell’autorizzazione all’attività:
- da 3 giorni a 1 mese in caso di 4 violazioni in 5 anni;
- fino a 6 mesi se i corrispettivi contestati superano i 50.000 euro.
- La sospensione, da 15 giorni a 2 mesi (fino a 6 in caso di recidiva), può scattare anche in caso di mancata installazione o manomissione dei dispositivi di collegamento.
- Possibile sospensione della licenza o dell’autorizzazione all’attività:
La invitiamo pertanto a:
- verificare con il suo fornitore POS e con il tecnico abilitato RT la compatibilità e possibilità di interconnessione dei dispositivi in uso;
- pianificare l’adeguamento entro la fine del 2025 per evitare sanzioni a partire dal 1° gennaio 2026.